In Italia siamo passati da uno stato di appartenenti a una comunità di cittadini a uno stato
di appartenenza a una comunità di clienti, cioè di persone che vengono valutate in
base al loro potere di acquisto. Quando ci si riduce a clienti quelli che prima erano
dei diritti diventano servizi erogati a chi se lo può permettere. Ecco così che viene a
determinarsi una situazione di incertezza che frantuma il tessuto sociale, cioè non
apparteniamo più a una comunità, ma siamo delle persone singole valutate in base
a quello che hanno in tasca.
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