sabato 26 novembre 2011

PANE E FICHI SECCHI di Rosa Oliverio



Una storia reale e vissuta quella che Rosa Oliverio ci regala con il suo Libro "Pane e fichi secchi " un libro sui buoni sentimenti, sull'amore familiare,  sull’amicizia .
" Pane e fichi secchi" a Scandale il mio Paese la vita scorreva così ... è  un libro da far conoscere ai ragazzi delle scuole medie di Scandale perchè come dice l'autrice  :
E' un grido contro tutte le guerre , io ho conosciuto gli effetti disastrosi della guerra essendo nata nel 39, per questo ho voluto dare ai ragazzi l'immagine di un' Italia ferita, sconfitta, in cui mancava tutto e lanciare un messaggio " Difendete la pace".
Ma Pane e fichi secchi   è anche  un libro nella quale è tangibile la nostalgia  per Scandale  e  per un passato  dove esistevano valori come la solidarietà, il  rispetto, l'amore,  un libro che ci dà l'opportunità di capire da dove veniamo, qual'è la nostra storia e il nostro passato .
In attesa del nuovo libro di Rosa Oliverio , uno stralcio di Pane e fichi secchi :
“Amo vivere nel mio paese e credo non ce ne sia uno più bello in cui abitare. Le case attaccate le une alle altre come a prendersi per mano in un girotondo magico, i campi odorosi in ogni stagione dell’anno, le persone meravigliose che quando mi incontrano mi sorridono ripetendo il mio nome come in un canto Rosettù. Ma il momento più bello del giorno, quello che amo di più, è il dopo pranzo quando per abitudine tutti vanno a riposare avvolti dalla calura estiva. Io però non dormo, anzi, quando il paese è addormentato, esco.
Amo scorazzare per le strade. A quell’ora c’è un venticello che mi solleva la gonna, mi penetra nella pelle, mi abbraccia, mi fa sentire viva. Non cammino, saltello, si direbbe che danzi accompagnata dalla musica che si leva dalla natura circostante. Mi piace rincorrere i grilli, osservare la fatica delle formiche, accarezzare i fiori dolcemente, per non sciuparli giusto per farmi sentire e riconoscere, seguire il volo degli uccelli e godere da sola dello spettacolo della vita. Alcune volte mi butto sul terreno e mi lascio invadere dalle vibrazioni che salgono dalla terra, ne avverto il movimento continuo del profondo, di quell’universo oscuro da cui germoglia la vita”.[...]

martedì 22 novembre 2011

Il Presidente dell'UNLA intervistato da Greenreport

Il presidente Unla: «Necessario aggiornare la
stessa definizione di "analfabeta"»


Luca Aterini
L'Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo, ente morale dedito a promuovere
«l'educazione e la formazione lungo tutto l'arco della vita, lo sviluppo dell'uomo come persona e la
sua attiva partecipazione alla vita sociale», nasce in Italia nel 1947 in un'Italia dell'immediato
dopoguerra non solo dilaniata dalle bombe, ma piagata da un analfabetismo e semianalfabetismo
ancora largamente diffuso, soprattutto nelle regioni del sud.
Una ferita che non si è ancora completamente rimarginata. Come è possibile leggere direttamente
sul sito dell'Unla, «secondo i più recenti dati ISTAT (2003) su circa 57 milioni di Italiani poco più di 3.500.000 sono forniti di laurea,
14.000.000 di titolo medio superiore, 16.500.000 di scuola media e ben 22.500.000 sono privi di titoli di studio o possiedono, al massimo,
la licenza elementare. In percentuale 39,2% dei nostri concittadini sono fuori della Costituzione che, come si sa, prevede l'obbligo del
possesso di almeno otto anni di scolarità».
La missione principale dell'Unla, che è volta ancora oggi ad «aggredire la dura realtà del diffuso semianalfabetismo esistente nel Paese»,
si dipana in un momento storico del Paese in cui l'attenzione verso il ruolo sociale della cultura viene solitamente denigrato, proprio
quando le sfide - in primo luogo quelle poste dalla sostenibilità da raggiungere - di un mondo globalizzato e sempre più complesso
richiederebbero invece un'attenzione ben più marcata e consapevole verso questi temi. Greenreport.it interroga in merito il presidente
dell'Unla, On.le Vitaliano Gemelli.

In un suo recente intervento, il prof. Saverio Avveduto parla di come gli "analfabeti effettivi" siano, in Italia, ‹‹da stimare a un
terzo della popolazione, e sfiorino i venti milioni›› : sembra incredibile anche da immaginare.
«La ricerca a cui ha fatto riferimento il prof. Avveduto risale a pochi anni fa, e fornisce una stima dell'analfabetismo ufficialmente esistente

venerdì 18 novembre 2011

Programmazione Cinalci

In Locandina Mario Monicelli (Viareggio , 16 Maggio 1915 – Roma 29 Novembre 2010 ) è stato un regista ,sceneggiatore  e attore italiano tra i principali esponenti della commedia all'italiana  
Candidato quattro volte al Premio Oscar , con i film : I soliti ignoti, La grande guerra, La ragazza con la pistola, I nuovi mostri .Regista tra l'altro di : L'armata Brancaleone, Amici miei, Speriamo che sia femmina,      Il marchese del grillo, Facciamo paradiso, Le rose del deserto..

Trame film clicca QUI

lunedì 14 novembre 2011

Luigi Demme- Pietà

Pietà

“Pietà: semplici lagrime versate
sull’immagine del Cristo sanguinante.
Pietà: lamentevole invocazione
negli spirituals della gente di colore.

Pietà: scheletrico corpo
del fratello giallo adagiato sulla sponda del Gange.
Pietà: anonimo pianto
sulla vittima del falso progresso.

Pietà: coraggiosa rinuncia all’Io
per ritrovarsi umilmente negli altri.
Pietà: paura di ammorbare
fresca e limpida acqua di fonte.

Pietà: orecchie sensibili
Al pianto di madre natura.”

giovedì 10 novembre 2011

LEZIONE CONCERTO D'ARPA E FISARMONICA

ESECUZIONE DIRETTA DALLA MAESTRA "ANNA AZZINNARI" 

Giorno 13 novembre (domenica) alle ore 18:00, presso l'AUDITORIUM della “Scuola elementare” di Scandale si terra una lezione-concerto d’Arpa e Fisarmonica eseguita dalla maestra Anna Azzinnari .
Lo scopo dell'evento organizzato dall'associazione "Musica x sempre" è quello di promuovere uno strumento di origini antichissime (l’Arpa) dalle sonorità celestiali utilizzato da tutte le civiltà del passato per accompagnare le cerimonie pubbliche e religiose. A seguire, uno spazio dedicato ad uno strumento areofano (La Fisarmonica) che da sempre e uno dei protagonisti assoluti della danza popolare e delle tradizioni folcloristiche, divenendo poi con il tempo un raffinato interprete del jazz e del tango.

La partecipazione è gratuita.


 La Maestra Anna Azzinari

martedì 8 novembre 2011

NICOLA PAPARO - Poeta -


TORNA DUMANI

- Maratirè', aggiustami la spisa,
l'abitu nuovu e 'na beddra cammisa,
ch'Antoni m'ha pristatu li dinari
e lu matinu vaju a Catanzaru. ­
- Pripara 'na parita 'i supprissate,
nu jascu d'uoju e 'na bona 'nzalata,
ch'a rota ppi girare vod'untata.
­L'appriessu juarnu fa 'na matinata
cuamu lu tiempu di la simentata
e dintr'u mantu tuttu arrimbujatu
aspetta ru postale a ra firmata.
Aspetta 'na menzura e dopu parta
e pensa caminandu a quali porta
ha di bussare prima d'arrivare
a ru 'mpiegatu ch'ha d'esaminare
la pratica di l'uoju ch'ha mandatu
a n'annu e quattro misi ,già passati.
Arriva priestu e curra di filatu
duvi nu viecchiu amicu ch'u surdatu
ud'avìa fattu fare a ru niputi.
- Bongiornu, don Ciccì, u vi ricurdati?
Mo' fa tant'anni cca sugnu vinutu,
ppi chira questione di surdatu! ­
- Si, siete Rocco della Scilaficu
e vi ricordo per le soppressate. ­
- Gnursì, vind'haju purtatu 'na parita
di chiddre duci ca nu' su' pipate. ­
- Orsù, veniamo' al dunque, che volete?
- E' n'annu e quattro misi ch'haju mandatu
la pratica di l"uaju e... ccu s'annata...
li diebiti cci su'  vua lu sapiti
e... si vuliti, fare, vua putiti... -
­- Aspetta un po', telefono all'amico
e sbrigheremo' presto la partita. ­–
Pronto! Consorzio Agrario, Capoufficio!
- Son 'io, Sebastià', Ciccillo Noce! ­
Si fanu  ‘na valente discurruta
e Ruaccu sbarra l'uocchi a re zingate
che don Ciccillu li fa cumpiaciutu.
Dopu chi si su' dati li saluti,
si vota duvi Ruaccu e chianu chianu
li dicia: - Rocco mia, torna domani! ­


Nicola PAPARO