sabato 8 agosto 2015

LUCIO DALLA - AMICO ASPERTINI



Dai tetti di Bologna rubo gloria al vento

per ringraziar lo Dio e la sua cura
Uso un pennello immerso nell'incenso
tante diverse imprese e vinco e vivo
Dal mio crudel destino alla pittura
di vita gloria e virtù mi sento privo
Grazie a tal beltà e a tal figura
prendo dal cielo spento di questa chiesa
Intanto sogno il tempo d'amor perduto
quel breve tempo che non ho mai vissuto
Tali fragili pensieri se li porta il vento
dai nostri fragili pensieri che nasce il vento
e solo poiché moio sarò contento
salendo come scesi dall'infinito
Ammesso che sia degno
...insano amico


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Amico Aspertini (Bologna, 1474 circa – Bologna, 1552) è stato un pittore italiano del periodo rinascimentale il cui stile complesso, eccentrico ed eclettico anticipa in qualche modo il Manierismo. E'  considerato tra i maggiori esponenti della Scuola bolognese

Tra le sue opere non sono poche quelle bizzarre e Giorgio Vasari descrive Aspertini caratterizzato da una personalità eccentrica, capace di lavorare in modo talmente rapido e veloce da sembrare incredibile, applicando il chiaro scuro contemporaneamente, il colore chiaro in una mano, lo scuro nell'altra, dal momento che era ambidestro.



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