E’ sempre piacevole trovare in un libro non soltanto
ciò che promette il titolo , ma anche tante cose belle a cui non si pensava
quando si è cominciato a leggerlo .
Questo mi è capitato nella lettura dell'ultimo libro di Antonio Fava "Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella - La maschera che ha tenuto in vita la Commedia dell'Arte.
Un libro che ho iniziato a leggere per una grande stima nei confronti dell'autorema essendo un profano di Commedia dell'arte,convinto che mi sarei ben presto annoiato.
Invece così non è stato il libro oltre ad essere una analisi storico artistica molto attenta di quella che è stata l'influenza della maschera di Pulcinella sulla Commedia dell'Arte .
E' anche una valutazione personale ed intima dell'autore sulla propria persona , una sorta di testamento artistico ,una valutazione personale e professionale di quello che è oggi Antonio Fava,
consapevole dei messaggi e degli stimoli ricevuti dal passato, dalla famiglia dai luoghi e dalle esperienze vissute.
(Dal libro di Antonio Fava - Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella)
Il pulcinellismo non può prescindere dalla cultura nella quale il Personaggio è nato e si è sviluppato. Non è solo Napoli, tuttavia, il luogo dello sviluppo del primo e più importante modello pulcinellesco: Napoli è la capitale di un Sud dove, un pò ovunque, Pulcinella è di casa. La variante che io recito, quella "di famiglia" è calabrese, crotonese, a stringere: scandalese.
(Dal libro di Antonio Fava - Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella)
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