giovedì 14 maggio 2015

Antonio Fava e il pulcinellismo scandalese.

                                                    (Gino Scalise e Antonio Fava)


E’ sempre piacevole trovare in un libro non soltanto ciò che promette il titolo , ma anche tante cose belle a cui non si pensava quando si è cominciato a leggerlo .
Questo mi è capitato nella lettura dell'ultimo  libro di Antonio Fava "Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella  - La maschera che ha tenuto in vita la Commedia dell'Arte. 
Un libro che ho iniziato a leggere  per una grande stima nei confronti dell'autore
ma essendo un profano di Commedia dell'arte,convinto che mi sarei ben presto annoiato.
Invece così non è stato il libro oltre ad essere una analisi storico artistica  molto attenta di quella che è stata l'influenza della maschera di Pulcinella   sulla Commedia dell'Arte .
 E' anche una valutazione personale ed intima dell'autore  sulla propria persona  , una sorta di testamento artistico ,una valutazione personale e professionale di quello che è oggi Antonio Fava,
consapevole dei messaggi e degli stimoli ricevuti dal  passato, dalla famiglia dai luoghi e dalle esperienze vissute.

                                            

(Dal libro di Antonio Fava - Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella)

Il pulcinellismo non può prescindere dalla cultura nella quale il Personaggio è nato e si è sviluppato. Non è solo Napoli, tuttavia, il luogo dello sviluppo del primo e più importante modello pulcinellesco: Napoli è la capitale di un Sud dove, un pò ovunque, Pulcinella è di casa. La variante che io recito, quella "di famiglia" è calabrese, crotonese, a stringere: scandalese.

(Dal libro di Antonio Fava - Vita Morte e Resurrezione di Pulcinella)

                                                 


 

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