Una storia reale e vissuta quella che Rosa Oliverio ci regala con il suo Libro "Pane e fichi secchi " un libro sui buoni sentimenti, sull'amore familiare, sull’amicizia .
" Pane e fichi secchi" a Scandale il mio Paese la vita scorreva così ... è un libro da far conoscere ai ragazzi delle scuole medie di Scandale perchè come dice l'autrice :
E' un grido contro tutte le guerre , io ho conosciuto gli effetti disastrosi della guerra essendo nata nel 39, per questo ho voluto dare ai ragazzi l'immagine di un' Italia ferita, sconfitta, in cui mancava tutto e lanciare un messaggio " Difendete la pace".
Ma Pane e fichi secchi è anche un libro nella quale è tangibile la nostalgia per Scandale e per un passato dove esistevano valori come la solidarietà, il rispetto, l'amore, un libro che ci dà l'opportunità di capire da dove veniamo, qual'è la nostra storia e il nostro passato .
In attesa del nuovo libro di Rosa Oliverio , uno stralcio di Pane e fichi secchi :
“Amo vivere nel mio paese e credo non ce ne sia uno più bello in cui abitare. Le case attaccate le une alle altre come a prendersi per mano in un girotondo magico, i campi odorosi in ogni stagione dell’anno, le persone meravigliose che quando mi incontrano mi sorridono ripetendo il mio nome come in un canto Rosettù. Ma il momento più bello del giorno, quello che amo di più, è il dopo pranzo quando per abitudine tutti vanno a riposare avvolti dalla calura estiva. Io però non dormo, anzi, quando il paese è addormentato, esco.
Amo scorazzare per le strade. A quell’ora c’è un venticello che mi solleva la gonna, mi penetra nella pelle, mi abbraccia, mi fa sentire viva. Non cammino, saltello, si direbbe che danzi accompagnata dalla musica che si leva dalla natura circostante. Mi piace rincorrere i grilli, osservare la fatica delle formiche, accarezzare i fiori dolcemente, per non sciuparli giusto per farmi sentire e riconoscere, seguire il volo degli uccelli e godere da sola dello spettacolo della vita. Alcune volte mi butto sul terreno e mi lascio invadere dalle vibrazioni che salgono dalla terra, ne avverto il movimento continuo del profondo, di quell’universo oscuro da cui germoglia la vita”.[...]