“Ohi dottò” è l’espressione che da più di trent’anni viene
rivolta dai pazienti al loro medico di famiglia. Trent’anni di storie, di
speranze, di paure, di conforto, di vagiti nuovi e di dolorosi addii. Per
fortuna, molte volte, è anche l’incipit di una confidenza leggera, di un
pettegolezzo di colore, di situazioni eroico-comiche tipiche dell’antica
cultura popolare calabrese. Anamnesi di comari pettegole, malapazienza,
tentativi d’emigrazione, pellegrinaggi, visite mediche a marcia indietro,
punture di zecche-Viagra. “Ohi dottò”, a volte, è l’espressione che un medico è
costretto a rivolgere a un collega perché un giorno si scivola “dall’altra
parte” e su una cartella clinica medico e paziente hanno lo stesso nome.
Cataldo Perri
Nato a Cariati(CS) ,medico per
mangiare musicista per vivere .
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