Antonio Fava
Antonio Fava,
figlio di Tommaso,è nato a Scandale nel 1949. Vive a Reggio Emilia: è attore,
autore, regista teatrale, maestro di Commedia dell’Arte e di discipline
comiche. Dirige la
Scuola Internazionale dell’Attore Comico a Reggio Emilia.
Progetta e realizza maschere in cuoio in uso presso la sua Scuola e nei suoi
spettacoli. Insegna Commedia dell’Arte in istituti, università e accademie
d’arte drammatica in tutto il mondo. Espone le sue maschere in importanti musei
e istituzioni culturali. È regista internazionale.
È autore del libro La Maschera Comica nella Commedia dell’Arte, pubblicato
da Andromeda Editrice nel 1999, e dalla Northwestern University Press, USA.
In una intervista pubblicata molti anni fa, così ricordava la famiglia e
Scandale:
Sì. Io ho vissuto la “calabritudine”
in famiglia, non al paese, a Scandale, perché la mia famiglia è passata al nord
quando io avevo pochi mesi, e mio padre qui non poteva fare più il Pulcinella,
perché per farlo doveva appartenere ad un contesto geografico e culturale
preciso; però in famiglia hanno continuato ad esistere dei comportamenti, si
facevano feste, c’era sempre tanta gente, ho dei ricordi meravigliosi in questo
senso, e mio padre dominava la situazione ripescando da tutto il suo
repertorio, di cui poi io in seguito ho fatto veramente tesoro. Ma soprattutto
mio padre aveva la capacità di cogliere da qualsiasi cosa uno spunto per
inventare una storia, per fare poi quelle cose che io successivamente ho
tradotto in principi sui quali poi mi trovo a lavorare.
Io sono cresciuto al nord; sono l’ultimo di una
nidiata numerosissima e mia madre ha voluto che nascessi al sud, e per questo
le porto eterna gratitudine; però una volta nato, affrontando un viaggio che
allora era sicuramente un’odissea, è riuscita a portarmi sano e salvo fin qui
raggiungendo il resto della famiglia che l’aveva preceduta. Dunque sono
cresciuto al nord, sono cresciuto in Emilia, ma non ho mai perso il contatto
con la lingua, la cultura, lo spirito del paese dove sono nato. Nella mia
testa, qui come altrove, risuona incessantemente il mito di Scandale, un mito
buffo e tenero allo stesso tempo.
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