martedì 23 luglio 2013

Teodoro Torchia Poeta

                                                   (Teodoro Torchia foto di G. Marino)
 
Teodoro Torchia
Castelsilano (KR)   2 Gennaio 1924-  8 Settembre 2010 .

Corrispondente dei Quotidiani:
Il Messaggero, Roma, Corriere del Giorno, fin dal 1955.
Collaboratore ai Periodici:
La Provincia, Gazzettino del Crati, Il Giornale di Calabria.
Riviste Culturali
:
Calabria Letteraria, L’Olimpico, L’Amiata, Iridescenze. Autore delle Raccolte di poesia in lingua: Il Canto della Speranza - Ed. Gabrielli, Roma.
Verso l’alto - Ed. Gabrielli. Roma:
Lucciole nella notte - Ed. Carellò. catanzaro.
Racc
olte poesie in vernacolo calabrese: U Focularu - Ed. Gabrielli, Roma.
Regliuzze ‘e lume - Ed. Gabrielli. Roma;                  
Minestrella - Ed. Carello. Catanzaro;
Ama cà truovi - Ed. Carello. Catanzaro
Storia:Storia di Castelsilano, (1a e 2a edizione) col patrocinio della Regione Calabria.
Raccolte Racconti:
Lo spirito ricorda - Ed. Carello. Catanzaro; Amore e morte - Inedite; Impariamo ad amarci -  Gabrielli, Ed. Roma, Cultura Europea con traduzione in inglese.
Commedie:
Il 'cancro’ dei giovani(Droga) - Ed. Rubbettino. Soveria Mannelli. (La Commedia è stata inserita nella Collana del Teatro Popolare Calabrese a cura di Monsignor Natale Colafati); A pignata moderna; (in vernacolo calabrese). Inedita. Presentata solo a RTI. (Telelibera) Crotone, ove fu rappresentata dagli alunni della Scuola Elementare e Media di Castelsilano; La guerra e la fame nel mondo. recitata a R.T.I. (Telelibera) Crotone, rappresentata dadi alunni della Scuola Media; Facimu ‘u presepiu - Inedita, ma recitata, come sopra presso la R.T. I. (Telelibera) Crotone. dadi stessi alunni.
Vincitore al Festival della Canzone Calabrese. il cui Presidente della Giuria è il Prof Luigi Volpicelli (Primo Premio assoluto). Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica.
      
                                                              Fratitta      
                
...Quannu tu, pumpumusa, ti ne vai,
carrica d'oru, 'ntra na festa bella,
tu non ce piansi, non ce piansi mai
a chine sutt' 'e  tie, sta 'ntra vinella ?!
 
Festa mai llà nun c'è, ma c'è dulure,
nivura fame e scavuzi guagliuni !
Ce piansi alli quatrari de culure
chi mùaru de pitittu alli scaluni ? !
 
Lassa nu pocu 'a festa , bella mia !
Appère scinna e và 'ntra la vinella:
fràtitta è 'nterra llà 'mmìenzu la via,
và projaccilla sta manuzza bella ! 
 
 
Teodoro Torchia

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