Un ricordo di Gino Scalise: ‘il Presidente’ di Scandale
Un poeta ansioso di esprimere il bisogno di Dio
SCANDALE domenica 26 ottobre 2014
Fra un viaggio e l’altro ha sempre scritto e partecipato a vari concorsi letterari conseguendo premi e attestati. Fra le tante altre attività dell’amico Gino voglio dire del contributo di riflessione dato da lui sulla Riforma del Servizio Elettorale con critiche e proposte meritandosi il terzo premio nazionale al referendum bandito dalla rivista di servizi demografici “Lo Stato Civile Italiano” e la pubblicazione della sua tesi monografica. Dopo la pubblicazione, 1979, di un’altra silloge poetica “Poesie e vita”, nello stesso anno volle offrire un omaggio al suo paese e soprattutto alla sua Madonna pubblicando il saggio “Una luce nel Marchesato, ovvero Maria di Condoleo nel tempo”. Sempre in quest’anno ha esordito con un romanzo pedagogico “I ragazzi della cava”. Nel 1988 ha riproposto un altro saggio sulla storia di Scandale e la biografia di “Tre figure cristiane esemplari” della comunità scandalese. Successivamente, 1993, la trilogia: “Dove Cristo soffre” (saggio sulle apparizioni di Gesù in Calabria), il dramma “Gli uomini hanno bisogno di Cristo” e “Come Medjugorje Crosia alla luce di Fatima”, saggio sulle apparizioni della Madonna in Europa e in Calabria. Infine, tra un lavoro e l’altro, ha curato “Esperienze (i ragazzi cristiani di oggi)” e “Canti popolari religiosi di Calabria”. Una produzione letteraria, quella di Scalise, vasta e varia. E in tutto c’è poesia, la poesia. Una poetica mai banale, semplice ma mai semplicistica, piuttosto da tutti i suoi scritti scaturisce una poesia che vuole esprimere il forte bisogno di Dio. Quella di Gino è tutta una poesia in cui si può cogliere l’inebriante incanto dei molteplici elementi del paesaggio e l’armonia e la bellezza delle mille voci della natura, assieme ad un’accettazione cristiana del dolore, del male e della fine che, in realtà, dentro una coinvolgente limpidezza espressiva, riesce a tradurre l’interrogativo sulla banalità della realtà quotidiana in un religioso approdo di saggezza. A rivederci amico mio!
Mimmo Stirparo
Non c’è tempo da perdere
S’hai proposto
di fare un po’ di bene,
lo devi fare subito.
di fare un po’ di bene,
lo devi fare subito.
Non c’è tempo da perdere!
Domani il tuo fratello
verrà forse a vedere
la fredda vuota mano
di chi non ha saputo
raccogliere il momento.
E sarà questo, forse,
il suo giudizio, severo,
seguendo la tua salma al cimitero.
verrà forse a vedere
la fredda vuota mano
di chi non ha saputo
raccogliere il momento.
E sarà questo, forse,
il suo giudizio, severo,
seguendo la tua salma al cimitero.
(Gino Scalise)
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