mercoledì 18 aprile 2012

PRIMAVERA

PRIMAVERA

Ntra la scìoddra, 'mpaccì 'u puzzu,
su’  jiurut’i   fieddrurazzi;
è  spicata  già  l’ervuzza
e  Titina  li  pannizzi
a  ru  suli   spampinazza.
-Si nd’è jiutu, cchi  biddrizza,
finalment’u   mis’i   marzu –
pensa  e  tutta  già  si  sbrazza
mentri  spanda  ri   pannizzi.
Palumbeddra  senza feli
è  vinuta  Primavera.
Genti  san’e  jumburuta,
lienti, grassi e sguaddrarati,
si su’  tutti  rivijjiati
e tant’arvuli  spicati
paran  puru  li malati.
Giuvineddra passeggera
è d’a  vita Primavera.
Cuomu rosa  profumata
dop’appena  ‘na  jiurnata,
tutta  muscia  e spampinata
lestu lestu  si  ‘nd’è  jiuta.
          
               Nicola  Paparo        


martedì 10 aprile 2012

A Massimo Troisi

A Massimo Troisi
Non so cosa teneva "dint'a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o' saccio, ‘naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.
"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m'ha mai parlato della pizza,
e non m'ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell'amato San Gennaro .
Roberto Benigni