martedì 31 dicembre 2013

Adieu Mr. Ciotti

Addio a Roberto Ciotti, bluesman romano. 
Era chiamato l'Eric Clapton italiano

Aveva 60 anni, nella sua carriera aveva collaborato con Bennato, De Gregori e Venditti. E aperto nel 1980 i concerti italiani di Bob Marley di Milano e Torino

La sua chitarra non suonerà più, per lui non ci sarà un altro blues da piangere: è morto questa notte a Roma Roberto Ciotti, grandissimo chitarrista, musicista blues forte e originale, protagonista della scena italiana dagli anni Settanta. Aveva sessant'anni.

Ciotti è stato tra i più grandi chitarristi blues italiani, aveva uno stile asciutto e preciso, amava suonare scegliendo le note con attenzione e intelligenza, senza inutile spettacolarità, senza far mai mostra di inutile virtuosismo. Ma virtuoso lo era davvero, possedeva una tecnica notevole, ma la metteva tutta al servizio dell'espressione, della comunicativa, della passione. Era il blues che lo richiedeva, una musica che Roberto aveva amato fin da giovanissimo, quando al Folkstudio aveva conosciuto De Gregori e Venditti, e soprattutto con quest'ultimo aveva stretto un rapporto d'amicizia e di lavoro. Poi c'era la comune passione per il rock con Bennato, altro cantautore con il quale Ciotti ha collaborato spesso e volentieri. E i jazzisti, tanti, italiani e internazionali, con i quali ha percorso un gran pezzo di strada, con Maurizio Giammarco, con il quale forma i Blue Morning, con Chet Baker con il quale suona durante frequenti visite italiane del trombettista. Senza dimenticare il cinema e il rapporto con Gabriele Salvatores, per il quale ha realizzato le colonne sonore di Marrakesh Express e Turnè, che gli consentono di raggiungere un pubblico più ampio. Ma l'Italia dalla fine degli anni Ottanta in poi, gli aveva dato poche soddisfazioni, molti concerti, una produzione discografica legata soprattutto alle etichette indipendenti e poi, dal 2000 un lungo silenzio discografico, interrotto tre anni fa dalla pubblicazione di "Troubles and Dreams", seguito quest'anno da un nuovo album, "Equilibrio precario".
I suoi due album più belli restano quelli realizzati per la Cramps alla fine degli anni Settanta, il magnifico "Supergasoline Blues" e l'altrettanto bello "Bluesman", (ristampati in cd solo qualche settimana fa), due perfetti esempi non solo della sua bravura come chitarrista e cantante, ma anche della sua originalità, del suo modo di far blues pagando tributo e rispetto ai grandi maestri ma cercando, sempre e comunque, una sua strada personale, un suo stile. E lo aveva trovato e quello stile gli aveva consentito di costruirsi una bellissima carriera internazionale, raccogliendo grandi successi in Europa, Africa, Asia, soprattutto in Brasile dove teneva concerti applauditissimi.  
Al Folkstudio e al Big Mama, i due club romani dove si è esibito di più, ha conosciuto un paio di generazioni di appassionati, e anche di giovani musicisti, che hanno seguito il suo insegnamento e imparato da lui anche qualcosa sull'arte della musica, quel qualcosa che non si insegna a scuola, ma solo sui palcoscenici, nelle strade, con una chitarra in braccio. Roberto Ciotti, insomma, è stato un fantastico musicista italiano e un bluesman di alto livello, siamo sicuri che i grandi del blues, stanotte, faranno festa con lui.


 

Buon 2014


Carmine Abate si racconta.

 
Carmine Abate nella sua Carfizzi
 
 
 
 

sabato 28 dicembre 2013

RITORNARE ALLA TERRA

Parla il torinese Roberto Moncalvo, 33 anni, giovanissimo neo presidente
della Coldiretti, che rappresenta 1,6 milioni d’iscritti.

http://www.incrocinews.it/attualit%C3%A0/ritornare-alla-terra-1.83731

lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale

 
Cantu di li Boni festi
 
Caru cumpari ti sugnu vinutu,
 
ti sugnu vinutu,
 
e ppi' mill'anni tu sia ru bontruvatu
 
 
 
 
 
 
 
E li boni festi ti li manda Dia,
 
ti li manda Dia:
 
Natali, Capudannu e Bifania,

 
 
  
E li boni festi venanu cantandu,
 
venanu cantandu,
 
Natali, Bifania e Capudannu.
 
 

 

José Mujica, Presidente dell’Uruguay


"La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere." (José Mujica, Presidente dell’Uruguay)

venerdì 20 dicembre 2013

Jean-Claude Richard de Saint-Non



Jean-Claude Richard de Saint-Non, meglio noto come abbé de Saint-Non (Parigi, 1727 - 1791), è stato un incisore, disegnatore, umanista, nonché archeologo, mecenate e viaggiatore francese. Per la sua opposizione alla bolla Unigenitus fu esiliato a Poitiers. Tra il 1759 e il 1761 visitò l’Inghilterra e successivamente l’Italia, rimanendo particolarmente impressionato dal sud Italia. Curò un’opera enciclopedica intitolata Voyage pittoresque de Naples et de Sicile, dove riporta resoconti e impressioni di viaggio. Questa sua opera è illustrata con disegni di artisti e architetti da lui inviati con il diarista Dominique Vivant Denon nelle regioni della Magna Grecia.


Dal bordo del Neto, avanzammo attraverso una piana di dodici miglia perfettamente unita, coltivatissima, e ove si raccoglieva, dal 22 maggio, lino e orzo. Questa piana è bordata e terminata da una catena di montagne che finisce a Capo Colonna, e forma un golfo, al fondo del quale è situata Cotrone, altra volta la famosa Crotone, una delle più celebri città della Magna Grecia, ove fu la scuola di Pitagora, e che era la patria del famoso atleta Milone, il vincitore di Sibari; ad imitazione di Ercole, l’antichità ci ripresenta questo temibile Crotoniate vestito d’una pelle di leone ed armato di una clava.



domenica 15 dicembre 2013

LA POESIA SALVERA' IL MONDO


la Poesia salverà il Mondo , mi piace pensarlo , impone lentezza, riflessione, generosità, lentezza della vita e riflessione sui particolari che la quotidianità ci impone, generosità verso l’altro che soffre.

giovedì 12 dicembre 2013

L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO



‘Sole a catinelle’, ecco perché non andrò a vedere il film di Checco Zalone

di Giovanna Trinchella   IL FATTO QUOTIDIANO
Sole a catinelle? No, grazie. Una premessa è però d’obbligo: Checco Zalone è simpatico e gli auguro ogni bene. Ma il solo pensiero che il suo film sia la pellicola italiana più vista nella storia recente del cinema fa tristezza. Non è che le due opere che lo precedono in questa classifica, Avatar e Titanic entrambi di James Cameron, migliorino l’umore ma questo successo ci dimostra l’Italia com’è e come non dovrebbe essere.
Non si tratta del presunto declino morale del paese come alcuni critici-catoni continuano a ripetere, ma della certezza che gli italiani sono allo stremo e – dopo aver digerito per anni cinepanettoni – hanno ancora bisogno di stordirsi con una serie di sketch e barzellette. 
Vero è che la comicità made in Puglia del comico, che per anni ha calcato il palcoscenico di Zelig, sta portando una boccata d’ossigeno alla crisi delle sale, ma è anche vero che i produttori, proprio per questo, cercano di andare sul sicuro e non finanziano e non aiutano a crescere i talenti italiani che pur meriterebbero una platea. E anche i buoni film italiani che riescono ad arrivarci in sala vengono espulsi in pochi giorni perché c’è da far spazio ad altro. Senza contare la chiusura ormai diventata epidemica delle sale d’essai.

Non c’è bisogno di ricordare quale patrimonio l’Italia abbia donato al cinema mondiale: da Rossellini a Leone, da Monicelli ad Antonioni, da De Sica a Fellini. Ed è gioco facile guardando al presente fare i nomi di registi come Paolo Sorrentino e Matteo Garrone o di attori come Toni Servillo. Quindi i miei 8 euro andranno a un altro film italiano probabilmente a “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi con Elio Germano, unico attore negli ultimi anni ad aver ricevuto un premio a Cannes. 
La pellicola a firma Nunziante-Zalone ci restituisce un’Italia com’è e non come dovrebbe essere. Mi fa pensare a un ipermercato in cui la maggioranza compra solo i prodotti in offerta, low-cost perché costa meno, perché si fa meno fatica. Il film sarà anche lo specchio fedele dell’Italia contemporanea, ma guardarla anche al cinema di farebbe morir dal piangere. E per favore nessuno tiri in ballo Totò o Alberto Sordi. L’intelligente Zalone ha già rispedito queste sciocchezze al mittente. 

mercoledì 11 dicembre 2013

il premio di coldiretti per l'innovazione giovanile

Caviale di lumaca per sfidare la crisi 2 siciliani vincono gli Oscar Green

Da chi si è messo ad allevare lumache in Sicilia ricavandone del pregiato caviale a chi ha inventato il primo agri-beach sulla costa più bella del Salento, da chi ha testato la stravagante ma efficiente coltivazione di ecofunghi su fondi di caffè a chi in Trentino produce insoliti ma richiestissimi cosmetici alla stella alpina.
Sono queste solo alcune delle idee creative che battono la crisi presentate al concorso “Oscar Green” 2013, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti dei premi “Oscar Green” sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio Ministero Politiche Agricole e di Expo 2015, durante il quale Il professor Giorgio Marbach rettore dell’università Mercatorum, partner del concorso, ha consegnato una borsa di studio per un anno gratuito al corso di Gestione delle imprese e management del turismo ad ognuno dei 18 finalisti.
C’è anche chi – sottolinea la Coldiretti – ha riportato in vita antiche ricette con frutti scomparsi come il vino di giuggiole dell’Odissea e ancora chi ha ricavato dalla zucca una morbidissima spugna da bagno, chi offre per gli intolleranti al latte vaccino una squisita mozzarella di pecora e chi ha creato la prima linea di mobili interamente rivestiti con fibra di fico d’india o realizzato con grande successo un vero e proprio giardino tropicale con più di 700 tipi di cactus nel cuore della Liguria.
In dettaglio, tra le tante novità di quest’anno, sorprendente è la nuova esperienza imprenditoriale di Davide Merlino e Michelangelo Sansone che hanno dato vita al più grande allevamento di lumache d’Italia, che può vantare una particolare specie di lumaca frutto dall’incrocio dei riproduttori di allevamento francesi e le chiocciole autoctone del territorio siciliano. Da questo particolare allevamento i due giovani imprenditori agricoli della Coldiretti, riescono a ricavare e commercializzare il pregiato caviale di lumache.

Crisi, gli italiani tornano a zappare la terra per lavorare

Dal blog Cado in piedi

Sono 4.200 le nuove aziende agricole aperte da gennaio a settembre 2013. A fotografare il trend è stato il dossier sulla “Svolta generazionale dell’economia italiana” presentato dai Giovani della Coldiretti.

L'Italia della crisi non si dà per vinta: nei primi nove mesi del 2013 sono nate 296.008 imprese, più di una su tre avviata da under 35. Nella classifica dei settori preferiti dai giovani troviamo al vertice il commercio e la ristorazione con 26.206 nuove attività aperte, seguito dai lavori specializzati di costruzione con 9.432 nuove imprese.
Ma sul podio c'è anche l'agricoltura con 4.200 nuove aziende agricole aperte da gennaio a settembre. A fotografare il trend è stato il dossier sulla "Svolta generazionale dell'economia italiana" presentato dai Giovani della Coldiretti in occasione della consegna dei premi Oscar Green alle idee innovative dei giovani imprenditori, che ha sottolineato come il ricambio generazionale nelle imprese stia avendo una vigorosa accelerazione negli ultimi anni, anche se poi la fetta di quelle guidate dai giovani rimane ancora bassa in percentuale: in agricoltura solo il 7,2% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni.

LE STORIE DEI NUOVI IMPRENDITORI Ma l'innovazione c'è anche qui. Da chi alleva lumache in Sicilia ricavandone pregiato caviale a chi richiama turisti nel suo agri-beach in Salento con l'orto in riva al mare, a chi coltiva funghi dai fondi di caffè a chi fa belle le signore con creme alla stella alpina. E non mancano le idee verdi come i mobili realizzati con la fibra del fico d'India o il giardino tropicale con 700 tipi di cactus che richiama appassionati da tutto il mondo.
Ha ricevuto grandi applausi anche l'impresa di Davide Merlino e Michelangelo Sansone che a Campofelice di Roccella, nel palermitano, hanno messo su il più grande allevamento di lumache d'Italia, la lumaca Madonita da cui si produce un pregiatissimo caviale che arriva a costare 1.600 euro al chilo. 

martedì 10 dicembre 2013

“La Festa dei Popoli“

La Provincia di Crotone e la Cooperativa Agorà Kroton presentano l’edizione 2013 de “La Festa dei Popoli“

 

Nello specifico sono in programma due appuntamenti.

Il primo si terrà venerdì 13 alle ore 10.00 nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Filolao” e sarà caratterizzato dalla proposizione del monologo" La spremuta: Rosarno, migranti, 'ndrangheta", di e con Beppe Casales.

Uno spettacolo-denuncia sui gravi fatti di Rosarno. In questo caso l’iniziativaè rivolta soprattutto agli studenti.

Domenica 22 dicembre, invece, la festa si sposterà in Piazza Mercato dove, a partire dalle 15.30, si vivranno momenti di animazione per bambini a cura de " IlTeatro della Maruca". Seguirà alle 19.00 la cena multietnica.

La serata sarà trasmessa e animata da Radio Barrio.

sabato 7 dicembre 2013

Mandela - Una vita per la libertà -




 Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013)



Mai Sconfitto 

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa della circostanza
Non ho arretrato né gridato.
Sotto le randellate della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino;
Io sono il capitano della mia anima.

 William Ernest Henley