lunedì 29 settembre 2014

Fiorella Mannoia - Le parole perdute


Le parole perdute
Le parole perdute
nascoste in fondo al cuore aspettano in silenzio 
un giorno migliore un lampo di coraggio 
per tornare in superficie un tempo felice.

Ritrovare te stesso senza avere vergogna di ogni tuo sentimento
in questa grande menzogna
dell’uomo reso libero ma schiavo del profitto
e intanto il tempo passa passa.
Amami amore mio
sono parole semplici, 
amami amore mio
noi resteremo complici, 
amami amore mio
che il tempo torna in fretta,
stringimi amore mio
tienimi stretta.
E i sogni si allontanano ce li portano via
i sogni si allontanano 
ce li portano via.
Stringimi amore mio che siamo ancora in tempo
amami amore mio
che siamo ancora in tempo
noi siamo ancora in tempo.
Le parole perdute hanno camminato tanto
oltre le apparenze in eterno movimento
tra quello che vorremmo
e quello che dobbiamo
con l’anima in conflitto
per quello che non siamo.
Le parole vissute
le ritrovi nelle strade aspettano il silenzio
le belle giornate
un lampo di coraggio  per tornare in superficie
un tempo felice
un tempo felice.
Amami amore mio
sono parole semplici
Amami amore mio
che il tempo torna in fretta
stringimi amore mio,
tienimi stretta.
E i sogni si allontanano
ce li portano via.
Stringimi amore mio 
che siamo ancora in tempo amami amore mio
noi siamo ancora in tempo.
Stringimi amore mio
ritornerà l’aurora
Un tempo felice

ritornerà l’aurora

martedì 23 settembre 2014

Regno delle due Sicilie di Luciano De Crescenzo


Napoli? forse non tutti sanno cos'era la sua storia :

1735. Prima Cattedra di Astronomia in Italia
1737. Primo Teatro al mondo (S.Carlo di Napoli)
1754. Prima Cattedra di Economia al mondo
1763. Primo Cimitero Italiano per poveri (Cimitero delle 366 fosse)
1781. Primo Codice Marittimo del mondo
1782. Primo intervento in Italia di Profilassi Antitubercolare
1783. Primo Cimitero in Europa per tutte le classi sociali (Palermo)
1792. Primo Atlante Marittimo nel mondo (Atlante Due Sicilie)
1801. Primo Museo Mineralogico del mondo
1807. Primo Orto Botanico in Italia a Napoli
1813. Primo Ospedale Psichiatrico in Italia (Reale Morotrofio di Aversa)
1818. Prima nave a vapore nel mediterraneo "Ferdinando I"
1819. Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
1832. Primo Ponte sospeso, in ferro, in Europa sul fiume Garigliano
1833. Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"
1835. Primo istituto Italiano per sordomuti
1836. Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel mediterraneo
1839. Prima Ferrovia Italiana, tratto Napoli-Portici
1840. Prima fabbrica metalmeccanica d' Italia per numero di operai
1841. Primo Centro Sismologico in Italia (Ercolano)
1841. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843. Prima Nave da guerra a vapore d' Italia "Ercole"
1845. Primo Osservatorio meteorologico d'Italia
1845. Prima Locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1852. Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (Napoli)
1852. Primo Telegrafo Elettrico in Italia
1856. Expò di Parigi, terzo paese al mondo per sviluppo industriale
1856. Primo Premio Internazionale per la produzione di Pasta
1856. Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli
1860. Prima Flotta Mercantile e Militare d'Italia
1860. Prima Nave ad elica in Italia "Monarca"
1860. Prima città d'Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860. Prima città d'Italia per numero di Tipografie (Napoli)
1860. Prima città d'Italia per di Pubblicazioni di Giornali (Napoli)
1860. Primo Corpo dei Pompieri d'Italia
1860. Prima città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860. Primo Stato Italiano per ricchezza di Lire-oro (443 milioni)
1860. La più alta quotazione di rendita dei Titoli di Stato
1860. La più bassa percentuale di mortalità infantile d'Italia
1860. La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia
1860. Il minore carico Tributario Erariale in Europa


Dalla pagina facebook di Luciano de Crescenzo

domenica 21 settembre 2014

Invito a conoscere Manlio Sgalambro

                                                         (invito al viaggio)

Manlio Sgalambro nasce a Lentini (Siracusa), il 9 dicembre del 1924. Filosofo e autore italiano molto apprezzato anche all'estero, punto di riferimento per anni della nota casa editrice Adelphi, dal 1994, dopo l'incontro con Franco Battiato, si è affacciato con ottimi riscontri anche nel mondo della musica, scrivendo e componendo per il famoso cantautore oltre che per altri artisti importanti del panorama nazionale. Il risultato di questa apertura al mondo canoro è un disco interamente a suo nome.

Tra i suoi interessi c'è sin dalla giovane età quello per la scienza filosofica. L'amore per i testi di Hegel e Heidegger sboccia subito e si mescola ad altre letture filosofiche, che il giovane Manlio coltiva nel periodo scolastico, per poi incrementarlo durante gli anni universitari.
                                                                (l'appartenenza)

La matematica è il tribunale del mondo. Il numero è ordine e disciplina. Ciò con cui si indica lo scopo della scienza, tradisce col termine la cosa. L'ordine, già il termine ha qualcosa di bieco, che sa di polizia, adombra negli adepti le forze dell'ordine cosmico, i riti cosmici. L'autentico sentimento scientifico è impotente davanti all'universo. L'inflazione che caccia nelle mani dell'individuo, in un gesto solo, miliardi di marchi, lasciandolo più miserabile di prima, dimostra punto per punto che il denaro è un'allucinazione collettiva »
(M. Sgalambro, La morte del sole,)

giovedì 18 settembre 2014

Briganti


Briganti
Non aspettarmi sveglia, non so se tornerò,
ho imparato, madre, finalmente a dire NO.
Stanno arrivando ormai e ci portano l’Italia,
ce la ficcheranno in gola come fosse una pastiglia.
Non aspettarmi, amore, la vita è troppo corta,
serra forte gli occhi sotto questa coperta.
Stanno arrivando e se ti prendono lo so,
morta e nuda in piazza un giorno ti ritroverò.
Conto i passi e nel cuore non sento più paura,
ti bacio così forte quasi mi sembri vera,
stringo in pugno una terra che mi è stata rubata
polvere di un’Italia sedotta e abbandonata….
Aspettami, domani io ritornerò vincente,
ritroverò il mio sud e tutta la sua gente.
Aspettami, amore, e suona la tammorra,
ci vengono a salvare e ci portano la guerra.
Non aspettarmi, fratello, col mio cuore in mano,
lo vedi sto morendo, però sono sereno.
Sta arrivando un vento nuovo a scrivere la storia,
un canto in dialetto a riportare la memoria!
Conto i passi e nel cuore non sento più paura,
ti bacio così forte quasi mi sembri vera,
stringo in pugno una terra che mi è stata rubata
polvere di un’Italia sedotta e abbandonata…
Francesca Antudo Amato

mercoledì 10 settembre 2014

‘La Sila suona Bee’, a Camigliatello Vinicio Capossela in concerto

Sulle vette del Monte Curcio il 21 settembre interventi e spettacoli musicali

 Camigliatello 
Domenica 21 Settembre, in una sola giornata, musica di qualità e riscoperta del teritorio. Lo scenario è magico: Monte Curcio (1788 metri s.l.m), vetta che domina il villaggio di Camigliatello, incastonato come punta di diamante all’interno del massiccio silano. Si parte alle ore 12.30 con interventi e spettacoli musicali e si prosegue fino alle 14.30 con live acustici e degustazioni a cura del G.A.L. Sila Autentica. Alle 15.00 in punto – a tingere di magia le vette del Monte Curcio – sarà Vinicio Capossela con un concerto unico e originale studiato per l’occasione dal titolo “Concerto per il demone Meridiano”. Coniugare sapientemente la valorizzazione dei beni naturali del territorio calabrese attraverso la promozione culturale, è questo l’obiettivo che gli organizzatori della manifestazione si sono posti con questo primo evento. Bee?
Il verso “caprino” che dà il nome alla prima edizione di “La Sila suona Bee”, ideato e diretto da Archimedia Produzioni e PianoB, rappresenta null’altro se non la forte volontà di un ritorno alle radici e all’essenza dei nostri luoghi: il tentativo di rivalutare aree importanti della nostra Regione, utilizzando l’arte e la musica come linguaggio attrattivo, che doni ulteriore profondità e spessore al contesto in itinere. Un modo originale per tenere vive le tradizioni, provare le prelibatezze enogastronomiche tipiche del posto e creare un indotto economico che incrementi il potenziale turistico. Sulle vette del Monte dove si terrà il concerto si arriverà attraverso gli impianti di risalita, godendo di uno scenario davvero unico e suggestivo. Un appuntamento imperdibile dunque, alla scoperta dei paesaggi e dell’autenticità del nostro patrimonio naturale attraverso il potere comunicativo della musica. Nei prossimi giorni si terrà una conferenza stampa per presentare in dettaglio il programma della manifestazione, prodotto finale di un’attenta ed importante sinergia tra l’organizzazione e gli enti pubblici partecipanti.

Da: Il Cirotano

lunedì 1 settembre 2014

LA VARIA DI PALMI

 
Resiste tenacemente a Palmi l’unica macchina processionale a spalla d’Italia ad essere popolata da persone nel ruolo di figuranti e che in occasione dell’ottava sessione del Comitato intergovernativo dell’Unesco  nel dicembre del 2013 è stata inserita nella lista dei beni immateriali patrimonio dell’umanità.
 
 
                                                            (Bunarma - vuliri vulari)

Fede e tradizione, devozione e storia secolare tornano protagoniste a Palmi dove fervono i preparativi  del comitato della Madonna della Sacra Lettera e della Varia  e della cittadinanza per la processione di domenica , la prima dopo la conquista del brand Unesco. Calato il cippo, costruita dagli artigiani locali la maestosa macchina processionale della Varia, portati in processione la reliquia del Sacro Capello ed il quadro della Madonna della Lettera seguiti dal Palio e dalla sfilata dei Giganti, eletti l’Animella ed il Padreterno, domenica  per le vie di Palmi, in una cornice di fedeli e di gonfaloni, e avanzata  nuovamente una ondeggiante nuvola a forma conica sorretta da una struttura metallica, ad incarnare l’Assunzione della Madonna al Cielo, su un carro sacro alto 16 metri con la base alta 2,25 metri e larga 2,34 metri- detta Ccippu - in legno di quercia, trainato attraverso due corde lunghe 150 metri, da duecento “’mbuttaturi” (trascinatori o spingitori della Varia) rappresentanti le cinque antiche corporazioni – Marinai, Carrettieri, Bovari, Contadini e Artigiani.

Sul “Ccippu” si trovano i 12 apostoli, ai lati della nuvola di forma conica sono posizionati gli angioletti (bambine di età compresa tra i sette e gli 11 anni) a vegliare sulle Sacre Spoglie di Maria Ascesa al Cielo, in alto alla Varia un giovane forte e coraggioso che incarna il Padreterno ed in cima una bambina detta “Animella” (“Animedda”), di età compresa tra i 10 ed i 12 anni individuata con votazione popolare che incarna la Vergine Assunta in Cielo.