giovedì 9 febbraio 2012

FRANCESCO COSCO - Storico e Dialettologo

(Prof. Francesco Cosco)
Il Prof. Francesco Cosco  è nato a Petilia Policastro nel 1942, laureato in Materie Letterarie nel 1969,  ha svolto la professione di Docente per circa quarant’anni.
E’ esperto in storia del territorio in periodo medievale
 – In particolare Monachesimo ed epoca bizantina,
  • gli insediamenti rupestri dell’arco ionico,
  • dialettologia.  - Socio fondatore del Comitato di Dialettologia “Lingua e Parola nel Crotonese”.  - Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria.- Ha relazionato in numerosi convegni pubblici su: linguaggi dialettali, storia, insediamenti rupestri, e presentato criticamente testi di autori contemporanei.

Testi:
1) “Nella lingua... la storia” – Vocabolario etimologico dei dialetti della prov di Crotone, Autori Francesco Cosco ed Anna Maria Cosco –  Calabria Letteraria – Soveria Mannello 2000.
2) La traduzione dell’incunabolo di Joanne Maurello “Lamento per la morte di Don Enrico D’Aragona”, in appendice al testo di Antonino Cosco: Antonio       Centelles Marchese di Crotone.
3) “Skanderbeg il sole di Kruje” – Dramma Storico –  Tipografia Maragraf - Roccabernarda - 2006.                          
4) “Civiltà rupestri e siti Monastici nel Marchesato di Crotone” – Congigrafic Crotone, 2007.
5) Ha curato la pubblicazione del Manoscritto “Cronica della Celebre ed antica Petilia detta Policastro  del 1721,22,23 di Padre Antonio Mannarino – Congigrafic – Crotone 2008.
6) Lassù … nel Parco – n. 2 nella collana del Parco Nazionale della Sila – Ed. Prometeo – Castrovillari 2010
E’ dedicato all’approfondimento storico letterario dell’utilizzo della pece,  “La via della pece: l’antica arte della resinazione nelle foreste del Parco nazionale della Sila"   di Francesco Cosco.
Partendo dai Casali cosentini e dalla Sila regia, il saggio raggiunge ben presto i boschi della Sila crotonese attraverso la minuziosa descrizione delle vie florensi nel territorio dell’abazia di Gioacchino da Fiore ed altri percorsi utilizzati da quei monaci cistercensi che, unitamente ai pastori, vissero lungamente nei boschi silani.  Dal punto di vista industriale, infine, sono descritte la distilleria della Fossiata del Cupone e la raccolta della stessa pece nei cantieri della Sofome di Petilia Policastro.

Nessun commento:

Posta un commento